Materia e spirito

DEI E PEDINE

Respiriamo nel nostro personale e precario equilibrio. Lo cerchiamo tra gli estremi, costruendo la giusta dimensione che ci permetta di progredire.

Consapevoli delle complessità che questa esistenza ci pone davanti agli occhi, in una società in cui la divisione in caste è sempre più accentuata, ogni uomo cerca di farsi largo con forza per conquistare il proprio posto. Ed affonda le mani, dure come radici, in un terreno arido ma vivo, nutrendosi di ciò che il corpo assorbe attraverso i 5 sensi o di ciò che l’anima abbraccia accogliendolo, pervasi da una natura che racchiude sacro e profano, il puro e il perverso.

Il vero lusso è per pochi eletti, che governano e gestiscono il potere politico all’interno di gabbie dorate dallo strano nome, mostrando il proprio volto con ostentata sicurezza consci che i mass media lo semineranno avidi nell’etere. Altrove, la maggior parte degli uomini e delle donne vivono la loro particolare normalità tra le strade di metropoli sovraffollate, combattendo battaglie personali cariche di significati.

Il dilagante mescolarsi di messaggi più o meno superficiali, l’abile carezza tentatrice di oscuri comunicatori, portano gli individui a reagire alle difficoltà in maniere opposte. In una società che esaspera l’agire ed esalta l’istinto, molti trovano risposta alle diverse forme della paura nei piaceri della materialità, nel bisogno di masticare sensazioni come prova della propria esistenza: e diventa l’unico scopo, che non ammette deviazioni, in una danza fatta di note acute e dissonanti, del pulsare ritmico del sangue pompato nelle vene.

Altri invece, nella disillusione dilagante, trovano il bagliore di nuove speranze, nuove voci con le quali condividere delle fragili certezze, sorrette da paradigmi che predicano tra la folla come fossero macchine perfette. Mentre l’umanità sembra chiudere gli occhi di fronte alla tenebra che la divora tra urla a silenzio, le preghiere divengono la luce che può spezzare l’oblio, in una forza spirituale che lentamente inizia a farsi largo tra le coscienze addormentate. Antichi culti risvegliati o forse mai sopiti, compiono le loro mosse un pezzo a volta, un quadrato a volta: che sia bianco o sia nero non ha importanza, lo scopo è lo scacco matto.

“Antichi culti risvegliati o forse mai sopiti, compiono
le loro mosse un pezzo a volta, un quadrato a volta:
che sia bianco o sia nero non ha importanza,
lo scopo è lo scacco matto.”

DOVE

Roma

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Cristina Picuti – Manuel Battista
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