ANSA – ROMA 06/02/2018
Ieri sera è stato rinvenuto, in uno dei dei vicoli di Trastevere, il corpo di una giovane donna. La macabra scoperta è stata fatta dai netturbini dell’AMA durante il loro giro di raccolta. Da lì a breve ne è stata accertata l’identità: Annamaria Servili, studentessa ventitreenne dell’Accademia di Belle Arti. La tragica morte della studentessa ha sconvolto la famiglia Servili: “Era una brava ragazza, studiosa ed educata, la mia bambina” queste le parole della madre a poche ore dalla scomparsa della figlia.
Il terribile delitto, però, nasconde risvolti inquietanti. Dai primi accertamenti sembrerebbe che la donna sia stata stuprata e poi uccisa con diverse ferite profonde, presumibilmente inferte con una lama, ed il corpo lasciato completamente dissanguato, ma, nonostante questo, il luogo del delitto presenta una quantità di sangue compatibile con i colpi inferti ma non con il dissanguamento. Dove è finito il sangue della vittima? Questa è una delle domande a cui dovranno rispondere gli inquirenti che per il momento si trincerano dietro un “le indagini sono in corso”, un riserbo dovuto presumibilmente al fatto che non è l’unica stranezza legata al caso. Da fonti attendibili infatti, pare che sia stato ritrovato un altro cadavere che si presentava nelle medesime condizioni. Il defunto si chiamerebbe Flavio Marconi Bassiani, imprenditore trentaquattrenne, e il ritrovamento risalirebbe alla prima settimana di gennaio.
Siamo in presenza di un serial killer? Questo potranno dircelo solo le Forze dell’Ordine, che sono presenti in modo sempre più massiccio sul territorio nazionale per colpa dell’ondata di crimini violenti che ha investito la penisola negli ultimi mesi.”